Per questo ce ne prendiamo cura con un’attenzione speciale, consapevoli che i piccoli pazienti hanno esigenze specifiche, non solo sul piano dell’intervento terapeutico, ma anche dell’approccio psicologico e relazionale. Vogliamo che l’esperienza col dentista diventi per il bambino un appuntamento da affrontare “col sorriso”, da vivere con serenità, in una relazione di fiducia capace di educare alla salute e al benessere.
Il benessere psico fisico del bambino passa anche dallo stato di salute della sua bocca per questo motivo è fondamentale programmare già dall’età pediatrica una visita di controllo. Il primo contatto fra dentista e bambino avverrà, così, in un clima sereno nel quale trasmettere al piccolo paziente le corrette abitudini igieniche e alimentari, evitando che le prime esperienze con l’odontoiatra avvengano in urgenza per problematiche legate a dolore ai denti.
Se presenti, verranno individuate le carie dei denti da latte, che vanno senz’altro curate quanto più precocemente possibile per evitare comparsa di dolore o ascessi, anche in considerazione che il mantenimento dello stato di salute della dentizione decidua è presupposto per un corretto sviluppo dell’apparato stomatognatico.
Sarà inoltre valutata l’opportunità di avviare un programma di prevenzione mediante sigillature dei molari permanenti (se erotti) e fluoroprofilassi.
Altrettanto importante è la valutazione dell’OCCLUSIONE e la presenza di ABITUDINI VIZIATE
La respirazione orale, il succhiamento del dito o del ciuccio, la deglutizione atipica devono essere tempestivamente intercettate per consentire uno sviluppo armonico del massiccio facciale e, l’intervento ortodontico precoce può essere opportuno anche in fase di dentizione decidua.
E’ un difetto di maturazione dello smalto e colpisce i molari e gli incisivi permanenti, denti che erompono attorno ai 6 anni di età. Può interessare anche i secondi molari da latte, e i secondi molari permanenti. I molari e gli incisivi affetti da ipomineralizzazione presentano macchie opache di colore bianco, giallo o marrone sulla loro superficie esterna. Queste macchie sono zone di smalto alterato, più tenero, con mineralizzazione molto inferiore, anche del 20%, rispetto allo smalto sano. Ciò rende il dente ipersensibile e facilmente aggredibile dai batteri della carie, e nei casi più compromessi, vi può essere il rischio di fratture dei molari durante la masticazione.
Entro il primo anno di vita del bimbo si verifica la normale mineralizzazione dello smalto di molari e incisivi permanenti, che si completa successivamente in bocca nei 2-4 anni successivi all’eruzione del dente.
Non è ancora stata individuata una causa certa dell'MIH, sono considerati fattori favorenti situazioni che si siano verificate intorno al primo anno di vita del bambino quali l’assunzione di amoxicillina (il comune Zimox o Augmentin), le otiti ricorrenti, le malattie delle vie respiratorie, lo svezzamento tardivo o l’inquinamento ambientale.
La diagnosi precoce di ipomineralizzazione molare-incisivo è di fondamentale importanza, e può essere fatta solo dal dentista o da un pediatra particolarmente attento: il bimbo, infatti, spesso non lamenta nessun fastidio ai denti, perché impara subito a non masticare sui molari con ipomineralizzazione e a proteggerli con la lingua quando beve, per non sentire dolore.
Se l’ipomineralizzazione molare-incisivo viene diagnosticata appena il dente permanente erompe, è possibile favorire la re-mineralizzazione dello smalto “malato” utilizzando con regolarità un prodotto che contiene caseina del latte e fluoro.
Se invece le macchie di smalto ipomineralizzato sono già cariate, quando il bimbo giunge all’osservazione del dentista, è necessario rimuovere la carie e procedere ad una ricostruzione del dente che sarà più o meno grande, a seconda di quanto era estesa e profonda la carie. Questa ricostruzione, in seguito, potrà richiedere ripetuti rifacimenti a causa di fratture e/o infiltrazione dei suoi margini, perché il materiale da ricostruzione non è in grado di aderire in modo ottimale allo smalto ipomineralizzato.
Frequenti, in età pediatrica, possono riguardare il dente esitando in una frattura della corona con o senza il coinvolgimento della polpa, oppure i tessuti di sostegno del dente con sua mobilizzazione fino all’avulsione, cioè la fuoriuscita completa del dente dall’alveolo. In caso di fratture se il frammento viene ritrovato e correttamente conservato in soluzione fisiologica, potrà essere re-incollato in maniera invisibile, altrimenti verrà ricostruito con i materiali compositi. Anche nel caso dell’avulsione, è importante conservare il dente e recarsi rapidamente dal dentista: entro i primi 60 minuti ci sono buone probabilità che il riposizionamento del dente sia coronato da successo a medio-lungo termine. Si consiglia di conservare l’elemento nel latte o in soluzione fisiologica.
Qualora venga evidenziata la presenza di malocclusione sarà necessario provvedere alla presa delle impronte da sviluppare in modelli di gesso/digitali, alla realizzazione di foto endorali e del viso e allo studio cefalometrico su teleradiografia laterolaterale.
L’apparecchio più utilizzato in questa fase di terapia è l’espansore mascellare rapido (RPE) che consente di intervenire a livello ortopedico sullo sviluppo trasversale del mascellare primo step nella correzione della maggior parte delle malocclusioni.
Utili sono inoltre gli apparecchi rimovibili funzionali che lavorano sul riequilibrio della funzione muscolare intervenendo sulla crescita delle ossa mascellari.
L’obiettivo della terapia ortodontica è il corretto allineamento dei denti, da cui deriva una buona estetica del viso, una funzione masticatoria efficiente e un miglior stato di salute dei denti e dei tessuti di sostegno. Intervenire al momento del picco di crescita (10/12 anni nelle femmine, 12/14 anni nei maschi) permette di effettuare una terapia efficiente soprattutto nei casi in cui si cerca una correzione della retrusione mandibolare, ottenendo risultati ottimali in tempi più brevi. A seguito di una corretta diagnosi e in considerazione delle esigenze del paziente, verrà sviluppato un progetto terapeutico, e si valuterà una terapia ortodontica fissa (con attacchi vestibolari di acciaio o ceramica) una terapia funzionale o con allineatori trasparenti
Il trattamento ortodontico può essere effettuato anche in pazienti adulti per problematiche legate a malocclusione, cattiva estetica o necessità pre-protesiche